Il mio approccio

Psicoterapeuta ad orientamento psicoanalitico

L’orientamento psicoanalitico considera il processo terapeutico come un percorso di cambiamento attraverso la conoscenza di sé.

Il disagio e la sofferenza psichica possono esprimersi in forme diverse (ansia, depressione, problemi fisici, disturbi del sonno, problemi relazionali, ecc.), che rispondono sempre ad una precisa funzione nel mondo interno della persona, della coppia o dell’intero nucleo familiare e veicolano un messaggio e un significato di cui spesso non siamo consapevoli.

Obiettivo della terapia

Obiettivo della terapia è quello di rendere manifesti bisogni e desideri spesso inconsci, che provocano sintomi psicofisici, anche invalidanti, oppure determinano tratti di personalità problematici, difficoltà lavorative, affettive e relazionali, causa di disagio e malessere soggettivo.

Durante le sedute l’attenzione del terapeuta è, pertanto, focalizzata più sui sentimenti, le emozioni e le percezioni soggettive riferite dal paziente, nonché sull’esplorazione dei fattori che determinano i comportamenti di cui spesso le persone non sono consapevoli.

Lo spazio terapeutico si profila come luogo “protetto” nel quale sperimentare modalità relazionali differenti da quelle che talvolta si è indotti coattivamente a perseverare nella vita quotidiane e, una volta interiorizzate e fatte proprie, diventano strumenti e risorse personali per aumentare il benessere soggettivo e migliorare la qualità di vita.

Lo scopo del trattamento non è, infatti, quello di rendere la persona “immune” alla sofferenza e al malessere, ma di accrescerne le capacità di gestire eventi, anche traumatici, in modo funzionale ed adattivo.